Una manifestazione molto particolare con la tradizionale sfilata degli ormai famosi carri allegorici montati sugli “apini” e piccoli mezzi, con tanto di gruppi mascherati al seguito, promossa dal Comune di Suvereto con la collaborazione di singoli gruppi di cittadini, dalle scuole e delle associazioni di Suvereto e dell'EVS.
Si corre due volte l’anno: per il Palio di S. Croce, patrone di Suvereto a maggio e per il Palio dell’Imperatore, in notturna, la vigilia di Ferragosto. Una corsa difficile e faticosa in cui squadre di “spingitori” fanno correre botti da 500 litri (vuote) sull’antico selciato del Centro Storico. Fa parte del circuito Nazionale delle corse delle botti dell’Associazione delle Città del Vino.
Di Palio e di grandi festeggiamenti che duravano un’intera settimana, a Suvereto se ne parlava già nel 1700. L’edizione di maggio è quella storica che si è corsa nei secoli in onore del santo Patrono S. Croce, prima a cavallo, “dall’Alberone alla Chiesa”, poi, collegandola alla tradizione vitivinicola locale, attraverso la Corsa delle Botti. Si disputa a inizio maggio. Dal 1994 il palio viene disputato anche in agosto, in agosto, in ricordo dell’imperatore Arrigo VII di Lussemburgo, le cui spoglie mortali imbalsamate sostarono a Suvereto.
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Da maggio a settembre il borgo antico si anima e si colora di musica, spettacoli, rievocazioni storiche, gare, conferenze, serate letterarie, proiezioni, degustazioni di prodotti locali. Un programma noto per la sua vivacità e per il livello culturale.
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Giochi con le bandiere - Vari appuntamenti nell'anno
Si svolgono in luglio, agosto e settembre. Una delle manifestazioni che ha portato la maggiore notorietà all’estate culturale suveretana. Lanciata oltre quindici anni fa, ha visto sfilare negli incontri, sempre affollatissimi, che si tengono nella cornice straordinaria del nostro chiostro francescano del ‘300, i più bei nomi italiani della letteratura, del giornalismo, della cultura umanistica e scientifica ( alcuni esempi tra tanti: Fernanda Pivano, Margherita Hack, Curzio Maltese, Massimo Fini, Paola Gassmann, Dori Grezzi, Maurizio Maggiani, Vincenzo Consolo, Dacia Maraini, Paolo Nori, Giorgio Faletti, Andrea De Carlo, Paolo Pasi, i registi Mazzacurati, Piccioni, Virzì, Sergio Staino, Don Gallo e tanti altri incontri.
“Subertum reditus in medio aevo”, recita il grande stendardo che viene apposto sulla porta di ingresso al borgo dall’Ente Valorizzazione, organizzatore di una delle feste più note e più belle. E in effetti, in luglio per due serate di seguito Suvereto sembra tornare al medio evo. Luce elettrica ridotta al minimo, ci si illumina con torce e candele, con centinaia di paesani in costume, trasformati in antichi artigiani e in massaie che offrono le focacce dell’epoca, mentre agli angoli delle vie si cambiano gli euro con le antiche monete suveretane, e alla Rocca si accampano la milizia dei conti Aldobrandeschi e gli armigeri del popolo e per le strade si festeggia con musici e giocolieri.
Grande attrazione è quella del “Matrimonio medievale” Non una finzione ma un vero matrimonio, legalmente valido, con gli sposi e il loro seguito in abiti medievali, incluso il sindaco che lo celebra. Lo sposo attende la sposa, che giunge a cavallo, di fronte al Palazzo comunale del 1200, poi il bagno di folla e il “Convivio nuziale” al Chiostro. E’ qui che si tiene la “Cena Medievale”, tradizionale appuntamento con i piatti della cucina medievale, cucinati secondo le ricette dell’epoca. Le serate medievali terminano con la rievocazione storica, in notturna, della concessione, nel 1201, della Charta Libertatis alla comunità di Suvereto da parte di Ildebrandino VIII, come palatino degli Aldobrandeschi di Sovana. Oltre un centinaio di figuranti fanno parte del caratteristico Corteo Storico, con dignitari, armigeri, ospiti di altri castelli, e animato dal caratteristico e pittoresco gruppo dei popolani con i loro poveri mezzi, gli animali da cortile, che portano i doni al signore.
La notte del 10 agosto è dedicata alle stelle cadenti e a sua maestà il vino. Organizzata in contemporanea nei comuni dell’Associazione Città del Vino è, fino a notte fonda, la grande festa del nettare di Bacco. Il borgo medievale si trasforma in immensa salotto, lungo un percorso enogastronomico, con centinaia di tavoli decorosamente pronti ad accogliere le migliaia di visitatori che vengono a gustare i grandi vini delle cantine suveretane, ormai noti nel mondo, serviti in grandi calici personalizzati, abbinandoli ai piatti più gustosi dei ristoranti, delle enoteche, dei panettieri e dei negozi di prodotti tipici, offerti sui banchi sul bordo delle vie. Mentre per il paese, tra le architetture medievali, imperversano musiche a animazioni teatrali.
Per una domenica a fine settembre l’antico borgo viene chiuso al traffico e diventa regno incontrastato di bambini e ragazzi. Nelle piazze, nei vicoli, nelle strade dell’antico borgo, decine e decina di laboratori educativi e ludici si animano con attività riservate ai più giovani: l’alimentazione, la salute, il gioco, lo sport, l’arte, il teatro, l’artigianato, la musica, ma anche la solidarietà umana, l’amicizia, la fratellanza tra i popoli e le culture. Organizzato dal Comune di Suvereto e dal Consiglio Comunale dei Ragazzi è un appuntamento unico nel suo genere che attira piccoli e famiglie da un vastissimo territorio.
Prima decade di dicembre. Si tiene da oltre 40 anni, grazie allo straordinario impegno delle associazioni e delle centinaia di volontari, organizzati dall’Ente Valorizzazione Suvereto, a cavallo tra la fine di novembre e gli inizi di dicembre ed è una delle sagre più vecchie e più conosciute dalla Toscana, che ogni anno attira migliaia di visitatori provenienti anche da fuori regione. Nata come “Sagra del Cinghiale”, si è affermata sempre di più come “SAGRA DI SUVERETO”, anche come appuntamento culturale ed artistico di rilievo. Vera e propria festa dell’inverno e della caccia, ne celebra i sapori forti e i piatti sostanziosi, in primo luogo il cinghiale, con tutto quello che lo accompagna: le pappardelle, la polenta, i fagioli, le olive, i sughi saporiti. Ma siamo anche nella stagione dell’olio nuovo, che accompagna il tutto con il suo gusto sapido e rotondo. E infatti, mentre sulla grande griglia all’aperto arrostiscono quintali di bistecche, di salsicce e di rostinciana, in tutto il paese si degustano il verdissimo olio extra vergine appena franto e gli straordinari vini della Doc Val di Cornia e sottozona Suvereto, ormai affermati a livelli internazionale, ma che qui, nella terra che li produce e con i piatti della grande cucina dell’Alta Maremma, esprimono il meglio di sé. Poi la Sagra è artigianato, mostre d’arte, incontri e convegni sullo sport, problematiche del territorio, sulla storia, sulla società, presentazioni di libri, animazioni di strada, musica. E amicizia: infatti ogni edizione ospita un altro paese, con le sue tradizioni, il suo artigianato, i suoi prodotti tipici e la sua cucina, alla quale viene dedicata una serata gastronomica.
Il giorno 8 dicembre sfila il corteo storico in costume del ‘200, con la tradizionale giostra degli arcieri e la rievocazione storica della concessione della Carta Libertatis.
Una giornata di sagra è una scoperta continua, una passeggiata sorprendente tra vecchie cantine e fondi scuri sorretti da antichi archi, tra prodotti, profumi e mestieri quasi dimenticati, dove è bello lasciarsi avvolgere dal calore dell’accoglienza, semplice e sincera, della gente di Suvereto e vivere come in un sogno l’atmosfera unica i questo borgo di pietra, che la storia e l’amore dei suoi abitanti ha considerato intatto, a beneficio dei nostri occhi e del nostro animo.
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A Suvereto per una vacanza di Natale Slow. Non solo perché il Comune fa parte della rete delle Città Slow, ma soprattutto perché è il luogo ideale per passeggiare tra le case , i vicoli e l’urbanistica medievale e nello stesso tempo visitare musei, piccoli negozi e cantine, acquistare regali di prodotti tipici (vino e olio), trascorrere giornate lontano dallo stress e dall’affollamento dei grandi centri.
Il Comune, i commercianti, illuminano e addobbano il borgo e con la partecipazione delle associazioni animano il centro storico, per tutto il periodo natalizio con spettacoli per i più piccoli, degustazioni e varie attrazioni.
A mezzanotte fuochi d’artificio, si brinda in Piazza e tra le architetture medievali.